TORNA LA COPPIA GASSMAN-GIALLINI, PRETE E ATEO IN “SE DIO VUOLE”
ROMA (ITALPRESS) – “Il tema della fede m’interessa personalmente”. Così il regista e sceneggiatore Edoardo Falcone parla del suo film d’esordio “Se Dio vuole”. Commedia con protagonisti Marco Giallini ed Alessandro Gassman (nuovamente insieme sul set dopo Tutta colpa di Freud), affiancati da Laura Morante, Ilaria Spada ed Edoardo Pesce. Giallini è Tommaso, uno stimato cardiochirurgo, sposato con Carla (la Morante), con la quale ha due figlie: Bianca, svogliata e senza alcun interesse, e Andrea, un giovane brillante iscritto a medicina e pronto a seguire le orme del padre. Andrea improvvisamente stupisce il resto della famiglia comunicando la decisione di farsi prete per seguire l’esempio di don Pietro (Gassman), un sacerdote sui generis. Per Tommaso, ateo convinto, quella di Andrea è una volontà da dover cambiare il prima possibile. “Il mio personaggio? – dice Giallini – Semplicemente un uomo che non crede ai miracoli, non crede nella spiritualità, poi conosce questo sacerdote speciale e da quel momento cambia con grande semplicità e leggerezza”.Mentre Alessandro Gassman racconta così il suo ruolo: “Un prete che mi piace. Un sacerdote terreno che cerca di aiutare chi ha bisogno. Incontra un uomo che in pratica ha perso la sua famiglia e lo aiuterà a ritrovarla”.Laura Morante interpreta “una donna che con gli anni da grande pasionaria si è accomodata a una vita particolarmente borghese ed è però insoddisfatta di questa sorta di apatia. Sarà la confessione del figlio a risvegliare in lei la voglia di ribellarsi. Si rende conto di aver fatto delle rinunce che l’hanno resa infelice. Tutto questo in chiave umoristica ovviamente”. “Meglio gay che prete? – dice Giallini – Ognuno fa le proprie scelte. La prima poi non è una scelta, la seconda sì. Per me non sarebbe una tragedia se mio figlio mi dicesse di voler diventare sacerdote. Io ho due figli maschi e so quello che dico. La prenderei male se mi dicesse di essere laziale…”.Sullo stesso tema dice la sua anche Alessandro Gassman: “In Italia purtroppo essere gay significa avere maggiori difficoltà rispetto a chi è etero. E questo ovviamente è sbagliato. Inutile dire che per me non ci sarebbe alcun problema in nessun caso. Ogni scelta di vita deve essere assolutamente libera”. “Inizialmente i ruoli di Marco ed Alessandro dovevano essere invertiti – rivela Falcone – poi riflettendoci abbiamo deciso di scambiare le interpretazioni e ci siamo molto divertiti nel farlo. Devo dire che per me si è rivelata poi una scelta assolutamente felice”.E per Giallini si è rivelato un ruolo piuttosto atipico rispetto a quelli in cui viene solitamente identificato: “Sicuramente in carriera ho fatto ruoli più vicini all’uomo della periferia, al delinquente insomma. Ed in questo caso alla fine ho interpretato il personaggio opposto ed è stato bello farlo. Diciamo una nuova esperienza da attore”. “Il mio personaggio ispirato al Medico della Mutua di Alberto Sordi? No – dice Gallini -. In realtà non ho pensato a nessuno in particolare. E’ un film che amo e che ho visto migliaia di volte, ma quando recito di solito vado a braccio. Poi dopo semmai mi è venuto in mente un medico che conosco davvero e che è un grandissimo ortopedico. Quindi mi è venuta in mente una situazione reale ma, ripeto, nessun riferimento particolare, solo ispirazione personale”.Edoardo Falcone chiude parlando del suo futuro dietro la macchina da presa: “Ora con Marco Martani stiamo scrivendo il prossimo film di Fausto Brizzi e quindi si torna al lavoro di sceneggiatura, però si mi piacerebbe continuare il discorso iniziato con questa pellicola e quindi di ripetere ancora l’esperienza da regista”. La pellicola sarà in sala dal 9 aprile.(ITALPRESS).
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