CINEMA, PER MORETTI “CARO DIARIO” NATO FRA DUBBI E PAURE

BARI (ITALPRESS) – Dal palco del Petruzzelli, il regista Nani Moretti ha incantato e divertito il pubblico leggendo il suo diario del film “Caro diario”. Un racconto dettagliato e quotidiano della vita sul set, delle sue emozioni, delle sue paure. Moretti ha raccontato il viaggio in elicottero per girare le scene del capitolo sulle isole e la paura che accadesse qualcosa e che il film potesse risolversi in una bolla di sapone. “Stamattina ho iniziato a girare il capitolo sulle isole – legge Moretti dal suo diario -. Diciassette maggio: iniziato a montare il film. A chi può interessare una vespa che se ne va in giro per Roma? Poi – continua nella lettura – ho pensato che devo rigirare quelle scene (quelle in giro per Roma sulla sua vespa, ndr), ora che viene l’estate, una terza volta. Ora, so a che velocità di vespa e di fotogrammi conviene girare. 10 giugno: oggi potrei fare una corsa e andare a Venezia”. Il 21 giugno Moretti pensa ancora al Festival del Cinema di Venezia, anche se la partecipazione gli sembra sempre più lontana. “Eppure – legge dal suo diario – avevo comprato la camicia a scacchi”. È il 24 giugno quando Moretti scrive: “Oggi ho capito che non faccio in tempo per Venezia. Mi dispiace per quella emozione che c’è alla fine della proiezione se il film va bene. Ma fa nulla”. Il 6 agosto il regista osserva: “Oggi ho pensato che forse il mio film non andrà bene. E se non va bene non fa nulla. Il film non è brutto, ma neanche bello. Lo rimonterò. Mi piace il secondo montaggio, scorre in maniera diversa”. Il regista ha quindi spiegato che “in realtà il film doveva essere di 4 capitoli. I tre capitoli sono non omogenei fra di loro – ha detto Moretti – perché sono temi e stili diversi, modi di raccontare diversi. Caro diario – ha concluso – è un film che esibisce la sua disomogeneità”.(ITALPRESS).
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